«Crescere in Calabria» è un progetto sperimentale a carattere regionale promosso da una rete formata da 9 enti di terzo settore, 13 istituti scolastici contraddistinti da rilevanti fenomeni di abbandono e dispersione, l’Assessorato regionale alla scuola della Regione Calabria, il Dipartimento per la giustizia minorile U.S.S.M di Reggio Calabria, l’Istituto per la Ricerca Sociale di Bologna come soggetto valutatore e di monitoraggio. Una rete, con capofila Civitas Solis, che condivide la mission di formare, con nuovi ed efficaci pratiche educative, cittadini competenti, autonomi e responsabili. Giovani cittadini calabresi capaci di autodirezione e in possesso di competenze trasversali, utili a prevenire i fattori di disagio, e capaci di gestire l’insicurezza del vivere in una regione con pochi punti fermi rispetto al futuro.
L’iniziativa, che si attuerà nelle aree a maggiore criticità sociale della regione, e che si sviluppa su 32 mesi di attività, ha tra i principali scopi il garantire, attraverso l’uso di innovative metodologie provenienti dalla formazione esperienziale e motivazionale, il successo formativo e la permanenza entro i percorsi di istruzione e formazione di adolescenti caratterizzati da particolari fragilità (studenti ripetenti, con frequenza discontinua, minori del circuito giustizia minorile, allievi a rischio dispersione delle classi ponte tra 1° e 2° ciclo di studi).
Il progetto è stato selezionato, e successivamente finanziato, con il “Fondo per il Contrasto della Povertà Educativa Minorile” nell’ambito del Bando adolescenza promosso dall’ Impresa Sociale Con i Bambini S.r.l. soggetto attuatore del Fondo alimentato dalle fondazioni aderenti ad ACRI, Associazione di Fondazioni e di Casse di Risparmio Spa, in conformità con il Protocollo d’Intesa sottoscritto tra ACRI e Governo in data 29 aprile 2016.