LA SFIDA EDUCATIVA DELLA LOCRIDE

Articolo tratto da Calabria Ora, pagina 6 del 22-6-2010

incontro civitas solis

E’ una sfida vinta in campo educativo, che porta avanti in positivo il nome della Locride, e della sua voglia di partecipazione attiva. Si tratta dei risultati finali di un progetto formativo di larga scala, durato diciotto mesi e denominato «Cerca la tua voce nella vita. Nuovi percorsi, metodi e strumenti per guidare la crescita personale e lo sviluppo della leadership cooperativa dei giovani della Locride».
Un progetto, sostenuto con fondi privati dalla Fondazione per il Sud, e portato avanti da una rete locale di partner coordinati dall’Associazione Civitas Solis, che ha coinvolto in attività di formazione motivazionale e di apprendimento dell’esperienza ben novecento giovani della Locride. Nel convegno conclusivo di presentazione dei risultati, tenutesi nell’aula magna gremita di giovani dell’Istituto comprensivo «Sorace Maresca» e  al quale ha preso parte tra gli altri, proveniente da Roma, il direttore della Fondazione per il Sud, dottor Giorgio Righetti, la parola è stata data soprattutto ai destinatari finali. Centinaia di studenti presenti all’incontro e che hanno partecipato attivamente alle attività formative svolte, attività che per bocca dei partecipanti hanno riscosso un grande successo.
Il progetto, già selezionato dalla Fondazione per il Sud tra migliaia di progetti presentati, come iniziativa d’eccellenza nel campo della educazione dei giovani del mezzogiorno d’Italia, a conclusione delle attività previste è stato definito da numerosi osservatori come «il più vasto intervento del genere mai realizzato nelle regioni del sud dell’Italia». Un intervento fondato sull’idea di una scuola del carattere per lo sviluppo delle competenze chiave nei giovani, competenze fondamentali come la fiducia personale e interpersonale, lo spirito cooperativo, il lavoro in team, la comunicazione, la leadership.
Di fronte a numerose autorità presenti al convegno sono stati proprio i giovani partecipanti a dire la loro e ad esprimere il loro apprezzamento per le innovative attività realizzate e basate sulle più avanzate metodologie oggi in essere nel campo della formazione manageriale ed esperenziale. Metodologie di educazione non formale che il preside Antonio La Rosa, dirigente dell’Istituto Sorace Maresca, introinconro civitas solis 1ducendo la manifestazione ha dichiarato «devono integrarsi con l’educazione formale erogata nelle scuole in una nuova alleanza tra tutte le agenzie educative presenti sul territorio». Sulla stessa scia gli interventi  del sindaco di Locri, Macrì, dell’assessore alle politiche giovanili della Provincia di Reggio Calabria, Attilio Tucci, del capostruttura dell’Assessorato alla Pubblica Istruzione della Regione Calabria, Nino Zumbo.
Francesco Mollace, direttore di Civitas Solis e supervisore del progetto, nel presentare i dati finali ha inteso sottolineare come dal progetto sia emerso l’enorme potenziale dei giovani che qui risiedono. Mollace ha posto l’accento sul fatto che l’iniziativa sia stata un progetto collettivo che ha visto insieme enti del terzo settore, scuole pubbliche ed enti locali. Il progetto originario che prevedeva uno stabile partenariato con la scuola media Maresca, il Circolo Didattico De Amicis Campanella, presente in sala la dirigente Agata Alafaci, e il Liceo Classico Ivo Oliveti, presenti all’incontro finale le docenti De Angelis, Pollichieni e Licciardello, si è poi allargato ad una cooperazione con altre scuole del territorio. Tra di esse il Liceo Magistrale Mazzini di Locri, diretto dal preside Lucifaro, l’Istituto Comprensivo Corrado Alvaro di San Luca, il Liceo Scientifico Zaleuco, l’Istituto Marconi. Insieme alle scuole anche enti del terzo settore come la Federazione Mediterraneo e Ambiente, diretta da Giuseppe Belcastro e la  cooperativa sociale Mistya, presieduta da Carmela Santo.
Dopo gli interventi dei ragazzi, nel concludere i lavori della manifestazione, il dottor Righetti, direttore dell’ente privato che ha cofinanziato l’intervento, ha dichiarato che torna a Roma avendo toccato con mano come «l’utopia di un nuovo mezzogiorno passa dalla Locride e da quanto a sentito dai partecipanti». «Ho preso parte ad iniziative analoghe in giro per l’Italia» ha dichiarato Righetti, «dove intervengono esclusivamente i rappresentanti degli enti finanziati. Qui a Locri ho invece potuto ascoltare i beneficiari, e ho capito che l’intervento è stato mirato a loro. Posso aggiungere che si tratta inoltre di uno dei progetti a minore costo tra quelli da noi finanziati. Ma che, per i risultati conseguiti merita di essere replicato in altre regioni e preso ad esempio di buone prassi».

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